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Kuji Kiri, 9 Sigilli e Mudra

 

Kuji Kiri 九字切り (taglio dei nove caratteri) sono una sequenza di particolari mudra (posture delle mani) aventi significati mistico/esoterici in alcune discipline e religioni orientali.

Il suo nome (in lingua giapponese) deriva dai termini ku nove, ji carattere e kiri taglio (5 orizzontali e 4 verticali alternati).

La sua rappresentazione classica viene riportata sopra un caratterre che rappresenta l’oggetto d’interesse del praticante, ad esempio:

Kuji Kiri e arti marziali

Il Kuji Kiri è compreso sia nella scuola Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu (dichiarata Tesoro Nazionale Vivente del Giappone) che tra le arti del Ninjutsu, l’insieme di tecniche di combattimento praticate nel Giappone feudale dai ninja.

Ai nove segni, spesso differenti, e segreti, nelle varie scuole, veniva attribuita la capacità di influenzare le condizioni personali, il comportamento degli avversari e persino e l’ambiente circostante.

Kuji Kiri e religione

La prima citazione del Kuji Kiri la troviamo nel libro fondamento della corrente Mahayana del Buddismo, al capitolo XXVI: Dharani – Formule Magiche.
Ulteriormente, secondo i principi del Taoismo, le dita delle mani corrispondono ognuna ad uno dei meridiani considerati dalla medicina cinese e la pratica del Kuji Kiri costituisce una sorta di stimolazione di tutto il sistema energtico corporeo.
Nella visione religiosa i nove segni vengono creati dalla gestualità di entrambe le mani, la mano sinistra “Taizokai” possiede una valenza ricettiva (Yin), e la mano destra “Kongokai” emettitrice (Yang). I nove tagli praticati con la mano destra stanno ad enfatizzare il taglio dell’ignoranza del Velo di Maya (ovvero il mondo sensoriale ingannevole) tramite la Spada della Saggezza. In questo modo, secondo la dottrina del Mikkyo, branca dell’esoterismo buddhista giapponese (sette Tendai e Shingon), si verrebbe a creare una sorta di “porta” nel mondo quotidiano che servirebbe ad accedere ad un diverso stato di coscienza, indispensabile ad una giusta concentrazione ed un giusto utilizzo delle proprie risorse energetiche.

Esecuzione dei Kuji Kiri

I Kuji Kiri venivano eseguiti con una posizione precisa delle mani; ognuna con un significato ed uno scopo ben precisi ed erano i seguenti:

  • Rin – La forza della mente e del corpo
  • Kyo – Direzione dell’energia
  • To – Armonia con l’universo
  • Sha – Guarire se stessi o gli altri
  • Kai – Premonizione del pericolo
  • Jin – Lettura dei pensieri altrui
  • Retsu – Padronanza del Tempo e dello Spazio
  • Zai – Controllo sugli elementi della Natura
  • Zen – Illuminazione

Immagine dell’esecuzione dei Kuji Kiri

Secondo le diverse scuole, formando ognuno dei Mudra, il praticante può rimanere in silenzio o pronunciare il solo nome del mudra stesso (come nel Ninjutsu), oppure recita uno specifico Mantra come nella Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu e nelle discipline religiose tutte.

Bibliografia

  • Abietti Bruno, Kuji Kiri, magia segreta dei ninja, Roma, Edizioni Mediterranee, 1987
  • Risuke Otake, The Deity and the Sword, Tokyo, Sugawa Martial Arts Institute, 1996
  • Anonimo, Sutra del Loto, I-II secolo d.C.

http://it.wikipedia.org/wiki/Kuji_kiri

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Kuji Kiri 九字切り (taglio dei nove caratteri) sono una sequenza di particolari mudra (posture delle mani) aventi significati mistico/esoterici in alcune discipline e religioni orientali.
Il suo nome (in lingua giapponese) deriva dai termini “ku” = nove, “ji” = carattere e “kiri” = taglio (5 orizzontali e 4 verticali alternati).
Kuji-Kiri-Grid
La sua rappresentazione classica viene riportata sopra un caratterre che rappresenta l’oggetto d’interesse del praticante, ad esempio:
Kuji-Kiri-Symbol

Kuji Kiri e arti marziali

Il Kuji Kiri è compreso sia nella scuola Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu (dichiarata Tesoro Nazionale Vivente del Giappone) che tra le arti del Ninjutsu, l’insieme di tecniche di combattimento praticate nel Giappone feudale dai ninja.
Ai nove segni, spesso differenti, e segreti, nelle varie scuole, veniva attribuita la capacità di influenzare le condizioni personali, il comportamento degli avversari e persino e l’ambiente circostante.

Kuji Kiri e religione

La prima citazione del Kuji Kiri la troviamo nel libro fondamento della corrente Mahayana del Buddismo, al capitolo XXVI: Dharani – Formule Magiche.
Ulteriormente, secondo i principi del Taoismo, le dita delle mani corrispondono ognuna ad uno dei meridiani considerati dalla medicina cinese e la pratica del Kuji Kiri costituisce una sorta di stimolazione di tutto il sistema energetico corporeo.
Nella visione religiosa i nove segni vengono creati dalla gestualità di entrambe le mani, la mano sinistra “Taizokai” possiede una valenza ricettiva (Yin), e la mano destra “Kongokai” emettitrice (Yang). I nove tagli praticati con la mano destra stanno ad enfatizzare il taglio dell’ignoranza del Velo di Maya (ovvero il mondo sensoriale ingannevole) tramite la Spada della Saggezza. In questo modo, secondo la dottrina del Mikkyo, branca dell’esoterismo buddhista giapponese (sette Tendai e Shingon), si verrebbe a creare una sorta di “porta” nel mondo quotidiano che servirebbe ad accedere ad un diverso stato di coscienza, indispensabile ad una giusta concentrazione ed un giusto utilizzo delle proprie risorse energetiche.

Esecuzione dei Kuji Kiri

I Kuji Kiri venivano eseguiti con una posizione precisa delle mani; ognuna con un significato ed uno scopo ben precisi ed erano i seguenti:
Rin – La forza della mente e del corpo (All’inizio puo’ apparire funzionale alla forza fisica e mentale ma e’ molto probabile che nel tempo porti benessere fisico e un atteggiamento piu’ positivo verso il mondo).

Kyo – Direzione dell’energia (All’inizio questo porta maggiori energie nella sfera lavorativa ma con l’esercizio può riuscire a darvi padronanza nel dirigere le vostre energie interne per aumentare la vostra forza interiore).

To – Armonia con l’universo (Questo esercizio puo’ lavorare su molti livelli di conoscenza. E’ essenziale per creare armonia e pace tra il genere umano e il mondo animale divenendone tutt’uno).

Sha – Guarire se stessi o gli altri (Nell’uomo la capacita’ di guarire e’ molto piu’ potente della capacita’ di uccidere. Quando riuscirete a percepire la forza interiore creata da questo esercizio non sarete piu’ vulnerabili da virus e altre malattie.Una riflessione pero’: “se si sempra troppo facile uccidere un uomo, pensate se sareste in grado di vederlo morire).

Kai – Premonizione del pericolo (Questo esercizio vi portera’ a sentire le emozioni
degli altri (anche a distanza) e potrete capire come gli altri reagiscono a determinate situazioni).

Jin – Lettura dei pensieri altrui (Questo esercizio accrescera’ la vostra abilita’ a “sentire” i pensieri altrui. Viceversa riuscirete a celare i vostri pensieri ed emozioni agli altri. Un’altro risultato raggiungibile e’ quello di percepire cosa pensano gli altri di voi

Retsu – Padronanza del Tempo e dello Spazio (Ogni persona ha l’abilita’ di controllare il proprio ‘tempo’; avete mai notato come per alcuni una giornata passi velocemente mentre per altri sembra non finire mai? Con la forza di questo esercizio potrete facilmente sconfiggere un avversario o una situazione
avversa, lavorando sul tempo).

Zai – Controllo sugli elementi della Natura (E’ realmente possibile controllare la natura?
La risposta e’ che un Ninja comprende la natura e lavora con essa).

Zen – Illuminazione (Conosci te stesso prima di chiederti “Chi sei tu?”)

kujikirimikkyo11qk3

Secondo le diverse scuole, formando ognuno dei Mudra, il praticante può rimanere in silenzio o pronunciare il solo nome del mudra stesso (come nel Ninjutsu), oppure recita uno specifico Mantra come nella Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu e nelle discipline religiose tutte.

Wikipedia
Japanforum
http://animeanni80.forumfree.it/?t=62716014

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Kuji Kiri e arti marziali

Nel Kuji-Kiri il pollice rappresenta la sorgente del potere (Ku), e le dita rappresentano le quattro manifestazioni elementali: Esse sono Chi (Terra / Solidi), Sui (Acqua / Liquidi), Ka (Fuoco / Combustione), e Fu (Vento / Gas).

Ci sono 81 (9 x 9) possibili intrecci in totale, ma solamente 9 di essi sono primari: Rin, Hei, Toh, Sha, Kai, Jin, Retsu, Zai e Zen. Ogni simbolo invoca differenti forze ed abilità in un Ninja iniziato ai misteri di questa disciplina. Rin chiama la forza del corpo e della mente, Hei genera potenza psichica per mascherare la propria presenza fisica; Toh permette al Ninja di raggiungere un bilanciamento tra lo stato solido e liquido del corpo, che porta ad una maggiore armonia con l’universo; Sha Viene usato per guarire sé stessi o gil altri; Kai fornisce completo controllo su tutte le funzioni del corpo, permettendo di controllare il battito cardiaco, sopportare temperature estremamente calde o fredde, eccetera; Jin incrementa i poteri telepatici della mente, permettendo ad un Ninja (un Maestro Ninja) di leggere nella emnte degli altri; Retsu fornisce poteri telecinetici, permettendo ad un Ninja di stordire un nemico con un lieve tocco o con una singola parola; Zai estende l’armonia fondendo il Ninja con il tutto; Zen porta illuminazione e comprensione finale. Questi simboli richiedono tutta una vita per essere pienamente acquisiti.

Il Kuji Kiri è compreso sia nella scuola Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu (dichiarata Tesoro Nazionale Vivente del Giappone) che tra le arti del Ninjutsu, l’insieme di tecniche di combattimento praticate nel Giappone feudale dai ninja.
Ai nove segni, spesso differenti, e segreti, nelle varie scuole, veniva attribuita la capacità di influenzare le condizioni personali, il comportamento degli avversari e persino e l’ambiente circostante.

La prima citazione del Kuji Kiri la troviamo nel libro fondamento della corrente Mahayana del Buddismo, al capitolo XXVI: Dharani – Formule Magiche.
Ulteriormente, secondo i principi del Taoismo, le dita delle mani corrispondono ognuna ad uno dei meridiani considerati dalla medicina cinese e la pratica del Kuji Kiri costituisce una sorta di stimolazione di tutto il sistema energetico corporeo.
Nella visione religiosa i nove segni vengono creati dalla gestualità di entrambe le mani, la mano sinistra “Taizokai” possiede una valenza ricettiva (Yin), e la mano destra “Kongokai” emettitrice (Yang). I nove tagli praticati con la mano destra stanno ad enfatizzare il taglio dell’ignoranza del Velo di Maya (ovvero il mondo sensoriale ingannevole) tramite la Spada della Saggezza. In questo modo, secondo la dottrina del Mikkyo, branca dell’esoterismo buddhista giapponese (sette Tendai e Shingon), si verrebbe a creare una sorta di “porta” nel mondo quotidiano che servirebbe ad accedere ad un diverso stato di coscienza, indispensabile ad una giusta concentrazione ed un giusto utilizzo delle proprie risorse energetiche.

 
 

Esecuzione dei Kuji Kiri


I Kuji Kiri venivano eseguiti con una posizione precisa delle mani; ognuna con un significato ed uno scopo ben precisi ed erano i seguenti:

 
 
 

Rin – La forza della mente e del corpo (All’inizio può’ apparire funzionale alla forza fisica e mentale ma è molto probabile che nel tempo porti benessere fisico e un atteggiamento più positivo verso il mondo).

Kyo – Direzione dell’energia (All’inizio questo porta maggiori energie nella sfera lavorativa ma con l’esercizio può riuscire a darvi padronanza nel dirigere le vostre energie interne per aumentare la vostra forza interiore).

To – Armonia con l’universo (Questo esercizio può lavorare su molti livelli di conoscenza. E’ essenziale per creare armonia e pace tra il genere umano e il mondo animale divenendone tutt’uno).

Sha – Guarire se stessi o gli altri (Nell’uomo la capacita’ di guarire e’ molto più potente della capacita’ di uccidere. Quando riuscirete a percepire la forza interiore creata da questo esercizio non sarete più vulnerabili da virus e altre malattie.Una riflessione però: “se si sembra troppo facile uccidere un uomo, pensate se sareste in grado di vederlo morire).

Kai – Premonizione del pericolo (Questo esercizio vi porterà a sentire le emozioni
degli altri (anche a distanza) e potrete capire come gli altri reagiscono a determinate situazioni).

Jin – Lettura dei pensieri altrui (Questo esercizio accrescerà la vostra abilita’ a “sentire” i pensieri altrui. Viceversa riuscirete a celare i vostri pensieri ed emozioni agli altri. Un’altro risultato raggiungibile è quello di percepire cosa pensano gli altri di voi

Retsu – Padronanza del Tempo e dello Spazio (Ogni persona ha l’abilità di controllare il proprio ‘tempo’; avete mai notato come per alcuni una giornata passi velocemente mentre per altri sembra non finire mai? Con la forza di questo esercizio potrete facilmente sconfiggere un avversario o una situazione
avversa, lavorando sul tempo).

Zai – Controllo sugli elementi della Natura (E’ realmente possibile controllare la natura?
La risposta è che un Ninja comprende la natura e lavora con essa).

Zen – Illuminazione (Conosci te stesso prima di chiederti “Chi sei tu?”)

 
 
 
Rin —> Forza della mente e del corpo
Kyo —> Direzione dell’energia
Toh —> Armonia con l’universo
Sha —> Guarire se’ e gli altri
Kai –> Premonizione del pericolo
Jin —> Riconoscimento/lettura dei pensieri altrui
Retsu —> Padronanza del tempo e dello spazio
Zai —> Controllo sugli elementi della natura
Zen —> Illuminazione
 
 
 

1° segno Rin: al suo interno compaio idee di Vaso, Bocca,Pietra…Il Vaso appare connesso all’Energia Psichica, la Bocca indica il Respiro e la Pietra il Confine, cioè un limite superato il quale si aprono nuove possibilità per Spirito e Corpo. Rin apre la via alle energie segrete, era collegato con l’elemento Terra e rappresentabile dal colore Giallo. Segno dispensatore di energia, l’Animale a cui è collegato è il Serpente.

2° segno Kyo: serve a dirigere a volontà la forza chiamata dal segno Rin, nei punti in cui si riteneva fosse più necessaria. Kyo è associato all’elemento Acqua e al Colore Bianco. Veniva anche definito come “L’Arma Formata dalle Mani” o “La Mano che si muta in Scure”.

3° segno To: significa Combattimento, Competizione, ma anche Porta inteso cioè come varco da superare per operare in uno “stato diverso” di coscienza. Viene collegato al Leone, all’Elemento Fuoco, è la concretizzazione della Forza.

4° segno Sha: significa “Persona”, “Colui Che”, indica cioè la persona che compie una determinata azione. Ha il significato di Leone Interno a differenza di To che era leone esterno. Viene collegato all’Elemento Aria e al Colore Grigio. Questa posizione a differenza delle precedenti, non fa ricorso solo alle proprie energie ma utilizza il plesso solare come “ricettore” del Prana. Sha quindi è Colui Che Agisce.

5° segno Kai: significa Piano, Strategia. Per piano intendevano “la capacità di misurare ciò che porterà il giorno” cioè premonizione. Anche questo segno è collegato all’elemento Acqua ed è strettamente collegato al punto Hara nel corpo. Kai era dunque il Piano, la stategia per prevedere il futuro, la capacità di prendere decisioni rapide anche in situazioni critiche.

6° segno Jin: significa “Fondazione”, ” Concretizzazione”. Collegato con l’elemento Aria e il colore Azzurro Chiaro, anche se in alcuni testi viene attribuito il Verde. Veniva collegato alla faringe. Si collegava all’idea di Mente nel senso di poter intuire le intenzioni dell’avversario. Comprendo cosa fa il mio avversario perchè divento il mio avversario. Fondazione e Concretizzazione, perchè concretizza il segno precedente.

7° segno Retsu: significa Morte. Il significato è di Spada Simbolica, la Lama che taglia il proprio Io per penetrare al centro della Coscienza. Collegato al Terzo Occhio, dà la capacità di mutare gli schemi di pensiero, di aumentare il proprio magnetismo e poter così imporsi anche nei confronti di un “avversario”.

8° segno Zai: significa Ricongiungersi ed è collegato all’elemento Terra. La posizione Zai serve per annullare la propria individualità e ricongiungersi “all’ Universo”, al “Tutto”, è un segno che va molto in profondità, che scava nell’interiorità.

9° segno Zen: significa La Via. Era collegata all’idea di Ombra, di Esterno, ma inteso come capacità di agire direttamente sulla propria Aura, senza intermediazioni. E’ la posizione del Mistero, per acquisire la Segreta Conoscenza. Infatti viene detto di questo segno: ” di questo segno non bisogna parlarne”.

Un Ripasso e una spiegazione sui Kuji-in…

Per chi già conosce i kuji-in questo sarà un ripasso, forse troverete qualcosa di nuovo, per chi non li conosce può oltre al leggere quanto riportato quì sotto fare una ricerca in rete tenendo presente che vi sono diverse variabili di stili e posizioni quindi ognuno scelga quella che meglio sente per se. Visto che questo è solo un post informativo inserisco la spiegazione del primo in modo che si possa far pratica e percepirne gli effetti. Consiglio comunque prima di iniziare la pratica di fare un po’ di Qigong, Tai Chi o meditazione per aumentare l’energia presente nel corpo (anche delle profonde e lente respirazioni vanno bene) e percepire meglio quanto accade a livello energetico.
Kuji-in deriva dal giapponese e vuol dire (probabilmente..) le “nove sillabe”. Il 9 secondo le tradizioni spirituali orientali rappresenta la Completezza. Le nostre mani sono il principale strumento in questa pratica. Ogni mudra è combinato con un specifico mantra/suono, mandala/visualizzazione ed esercizi di respirazione. I kuji-in sono composti da 9 tecniche (comprendenti mudra/mantra/mandala). Durante la pratica dei kuji-in combinando le “3M” posso manifestare gli effetti della tecnica. Per ogni tecnica verrà eseguito il sigillo/segno con le mani (mudra), ripetuto il singolo mantra della posizione e visualizzati gli effetti che la tecnica provoca.

RIN
Estremo, Speciale, Straordinario
Permette il ricorso alle energie segrete
Libera Vaso Governatore
Mantra: Rin Chakra o posizione: Base

Rin è usato per rafforzare, fortificare la mente e il corpo. Normalmente lo si pratica prima di ogni altro Kuji-in per rafforzarne gli effetti. Attraverso Rin mi connetto con l’energia divina e questa connessione mi fortifica ad ogni livello. E’ in relazione con il chakra di base e la sua energia; lo attiva e fa scorrere l’energia lungo il meridiano di Vaso Governatore. Si dice che renda elastici tendini ed ossa. Accesso al potere, energia, risveglio della fiamma vitale alla base. Può aumentare la temperatura corporea.

Mantra lungo (versione in sanscrito e giapponese)
om vajramanataya swaha (sanscrito)
on bai shi ra man ta ya sowaka (giapponese)

Possibile interpretazione/traduzione

Non mi lascerò sfuggire l’occasione, pur fingendo ignoranza,di usare il Suono e la lezione d’Armonia per liberarmi dai vincoli di questo mondo


Pratica

Visualizzo una lucente, fulgida luce Rossa che discende dal cielo nel corpo e illumina/accende una
fiamma al chakra di base. Mi rilasso, faccio la visualizzazione, eseguo mudra e mantra. Il chakra di base è il punto dove la fiamma sacra emerge nel corpo energetico.

http://www.reikiplanet.org/mantra-e-parole-di-potere/giappone-esoterico—il-gesto-e-il-suono-magico/kuji-kiri

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http://energiainteriore.blogspot.it/2010/02/un-ripasso-e-una-spiegazione-sui-kuji.html